Nostalgia di un emigrato

Come dimenticare la Sardegna

Come dimenticare quella madre ! …
Come dimenticare il caro Padre! …
Le cugine, i cugini, cuginetti …
I fiori e le rose leggiadre!
I casolari ai rossi tetti!
Come dimenticare tanto amore?!
Mentre il senso pensa e non muore.

Rivolgo al passato il frivolo sguardo
Pensiero agita il mio triste cuore.
Al vivente ricordo del progresso in ritardo.
E pertanto contento ascoltar con ardore
Il solare e dolce canto del rossignolo sardo
Che spande allegrezza e l’innocente amore
Dicendo ogni umani, con l’accento sonoro
Vedete! … sono felice … e presso di voi azzardo

Invitarvi ascoltare e gustar la purezza
Della vita, la gioia e sublime bellezza.
- Sebastiano Deledda Bustianu